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1.
BMC Health Serv Res ; 17(1): 565, 2017 Aug 16.
Artigo em Inglês | MEDLINE | ID: mdl-28814303

RESUMO

BACKGROUND: Studies on data collection and quality of care in Italian family medicine are lacking. The aim of this study was to assess the completeness of data collection of patients with diabetes in a large sample of family physicians in the province of Verona, Veneto region, a benchmark for the Italian National Health System. METHODS: We extracted the data on all the patients with diabetes from the electronic health records of 270 family physicians in 2006 and 2009. We reported the percentage of patients with data recorded for 12 indicators of performance derived from the National Institute for Clinical Excellence diabetes guidelines. Secondarily, we assessed quality of care using the Q-score (the lower the score, the greater the risk of cardiovascular events). RESULTS: Patients with diabetes were 18,507 in 2006 and 20,744 in 2009, and the percentage of patients registered as having diabetes was 4.9% and 5.4% of the total population, respectively (p < 0.001). Data collection improved for all the indicators between 2006 and 2009 but the performance was still low at the end of the study period: patients with no data recorded were 42% in 2006 and 32% in 2009, while patients with data recorded for ≥5 indicators were 9% in 2006 and 17% in 2009. The Q-score improved (mean ± SD, 20.7 ± 3.0 in 2006 vs 21.3 ± 3.6 in 2009, p < 0.001) but most patients were at increased risk of cardiovascular events in both years (Q-score ≤ 20). CONCLUSIONS: We documented an improvement in data collection and quality of care for patients with diabetes during the study period. Nonetheless, data collection was still unsatisfactory in comparison with international benchmarks in 2009. Structural interventions in the organization of family medicine, which have not been implemented since the study period, should be prioritised in Italy.


Assuntos
Coleta de Dados , Diabetes Mellitus/epidemiologia , Medicina de Família e Comunidade , Qualidade da Assistência à Saúde , Adulto , Idoso , Diabetes Mellitus/tratamento farmacológico , Registros Eletrônicos de Saúde , Feminino , Humanos , Hipoglicemiantes/uso terapêutico , Itália/epidemiologia , Masculino , Pessoa de Meia-Idade , Médicos de Família , Indicadores de Qualidade em Assistência à Saúde
2.
Epidemiol Prev ; 40(5): 344-354, 2016.
Artigo em Italiano | MEDLINE | ID: mdl-27764931

RESUMO

OBIETTIVI: descrivere, nella ASL 21 di Legnago (VR), l'andamento di alcuni indicatori sanitari tra il 2009, anno precedente all'avvio di un progetto triennale per la gestione integrata dell'assistenza al paziente con diabete mellito di tipo 2, e il 2012, ultimo anno del progetto. DISEGNO: studio longitudinale trasversale ripetuto. SETTING E PARTECIPANTI: tutti i pazienti diabetici di tipo 2 della ASL 21, identificati nei database aziendali (in base a esenzioni per patologia, accessi al servizio diabetologico, consumo di farmaci antidiabetici e strisce per la determinazione della glicemia) e nelle cartelle cliniche dei medici di famiglia. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero di test diagnostici e di follow-up erogati, consumo di farmaci, prestazioni specialistiche, accessi al pronto soccorso, ricoveri e mortalità. RISULTATI: nonostante un calo generalizzato (-3,1%) nei test erogati dalla ASL 21 ai suoi assistititi nel periodo 2009-2012, l'analisi ha documentato un marcato aumento per gli esami previsti nella gestione del diabete, quali curve da carico glicemico (+104,3%), emoglobina glicata (+19,0%) e microalbuminuria (+296,1%). I soggetti identificati come diabetici sono aumentati da 8.084 nel 2009 (5,2%) a 9.221 nel 2012 (5,9%). Sono stati osservati aumenti nella prevalenza di pazienti visitati presso un servizio diabetologico (dal 22,6% al 39,0%), nonché negli utilizzatori di metformina (dal 28,0% al 37,5%), insuline (dal 13,5% al 18,3%) e incretine (dall'1,4% al 9,0%). Il consumo di sulfaniluree è, invece, calato (dal 49,9% al 40,8%), come anche l'erogazione di alcune prestazioni specialistiche, gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri, mentre il tasso di mortalità è rimasto stabile (29,6 decessi x1.000/anno). CONCLUSIONE: durante il periodo di implementazione del progetto sembra essersi verificato un aumento della sensibilità diagnostica e una maggiore presa in carico del paziente diabetico. Anche se la natura osservazionale dello studio non consente di dimostrare una relazione causa-effetto, i risultati sembrano supportare l'ipotesi che la gestione integrata della patologia migliori l'appropriatezza dell'assistenza.


Assuntos
Diabetes Mellitus Tipo 2/terapia , Atenção Primária à Saúde , Estudos Transversais , Diabetes Mellitus Tipo 2/epidemiologia , Seguimentos , Humanos , Itália/epidemiologia , Estudos Longitudinais , Médicos de Família , Prevalência , Medição de Risco , Resultado do Tratamento
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